I BENI CONFISCATI ALLE MAFIE PER UNA METAMORFOSI URBANA E ARCHITETTONICA
Il Laboratorio Landscape_inProgress dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, presenta le ricerche sui beni confiscati alle mafie.
Descrizione
La quantità e qualità di beni confiscati nella città di Reggio Calabria tracciano una mappa di un potenziale patrimonio da rimettere in circolo attraverso progetti di partecipazione con il terzo settore, che possono essere l’occasione per implementare i servizi e contemporaneamente sviluppare azioni di rigenerazione sull’esistente. La ricerca ha messo in luce sul piano didattico e progettuale le modalità e le possibilità di una riconfigurazione di tale patrimonio elaborando una nuova mappa di segni e prototipi architettonici che materializzano la metamorfosi estetica, oltre che sociale, della città e dei luoghi, trasformando gli spazi della corruzione e del “brutto” in punti di riferimento positivi per la collettività, in un nuovo rapporto tra etica ed estetica.
Bisogni a cui risponde
Recupero del patrimonio esistente confiscato alle mafie, dotazione di nuovi servizi sociali
Quale contributo darà alla tua comunità?
Quali problemi intende risolvere?
La proposta di riconfigurazione del patrimonio confiscato disegna una nuova mappa di segni e prototipi architettonici che materializzano la metamorfosi estetica, oltre che sociale, della città e dei luoghi, trasformando gli spazi della corruzione e del “brutto” in punti di riferimento positivi per la collettività, in un nuovo rapporto tra etica ed estetica.
Elemento distintivo iniziativa
Diversa visione come potenziale di rigenerazione dell'esistente patrimonio confiscato alle mafie.
Quali sono le risorse e le tecnologie che ti servono per implementare l’iniziativa?
Sono necessarie azioni integrate per il riuso dei beni confiscati intervenendo non solo sull'attuale gestione prettamente giuridica ma anche su quella urbana e architettonica.
Destinatari
Comunità, Enti locali, Istituzioni
AUTORE

Marina Tornatora
INIZIATIVA
CATEGORIA
