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IL MUSEO DEL MARE: “IL MARE, LE STELLE E LE MOLTE STORIE DEL MEDITERRANEO”

Prevede di inserire all’interno del Museo del Mare, una sezione relativa alla navigazione astronomica ai tempi degli antichi greci.



Descrizione

La proposta è di inserire all’interno del Museo del Mare, progettato dall’archistar Zaha Hadid ed inserito tra le opere da realizzare attraverso i contratti istituzionali di sviluppo (CIS), una sezione relativa alla navigazione astronomica ai tempi degli antichi greci. Come si navigava nel Mediterraneo antico? Quali navi si utilizzavano? Chi ha intuito il valore di quella “stella” tra le tante dell’Orsa? Cosa trasportavano le Navi che “aleggiavano” lungo le nostre coste? L’Odissea è il primo trattato di navigazione astronomica. Nel quinto canto dell’Odissea, Omero detta le norme che i marinai devono osservare per raggiungere Itaca. Il commercio si svolgeva, principalmente, tra il golfo di Corinto e la Sicilia. Perché? Basta osservare una carta geografica per notare che le due località hanno latitudini molto vicine, questo consentiva ai naviganti di mantenere una rotta costante tenendo d’occhio il “furfante”, la stella beta dell'Orsa Minore, Kochab, la polare di allora. Oggi i gps, i satelliti hanno soppiantato un’arte antica, quasi dimenticata nella pratica, ma affascinante. Noi vogliamo riproporla attraverso la ricostruzione delle navi utilizzate e seguendo le peregrinazioni di Ulisse, la Geografia di Strabone, le Opere ed i Giorni di Esiodo, la Pharsalia di Lucano. Opere che ci riportano alla scienza del vivere quotidiano dei nostri borghi grecanici: alle nostre radici. La Calabria entra con l'Odissea per la prima volta nella geografia letteraria della Grecia Antica.


Bisogni a cui risponde

L’obiettivo è quello di realizzare un percorso che metta insieme ciò che Reggio è stata, ciò che è oggi, quello che vogliamo diventi. La sezione che proponiamo tende a restituire alla Città di Reggio Calabria il ruolo di “capitale” del Mediterraneo, non soltanto perché ne è al centro, ma per la sua millenaria storia che si è sviluppata attorno questo Mare. Un Mare, esso stesso, crocevia di mari e di popoli, di culture, di una pluralità di suoni linguistici, di scritture e di miti e di tradizioni di modelli religiosi e scientifici che si sono fusi e confusi fino a smarrire i confini delle singole identità, per approdare a combinazioni originali ed inedite. Navigare nel Mediterraneo vuol dire trovare il mondo romano nel Libano, la preistoria in Sardegna, le città greche in Sicilia, in Calabria stupirsi davanti all’estrema giovinezza di città antichissime, aperte a tutti i venti della cultura e del commercio. È dentro l’insieme di questo composto, di queste straordinarie conoscenze che troverà terreno fertile la cultura “classica” quella che sarà la cultura greca e romana: la nostra cultura.


Quale contributo darà alla tua comunità?
Quali problemi intende risolvere?

Le Istituzioni, la Confindustria, l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Reggio Calabria hanno messo in evidenza che la realizzazione del Museo del Mare non è un’opera fine a se stessa, non è una semplice attività di riqualificazione del territorio, quanto piuttosto il perno attorno a cui delineare azioni di programmazione capaci di svolgere una funzione interculturale e creativa generatrice di crescita economica, di alta formazione, di ricerca e cultura in grado sviluppare l’intera area metropolitana. La sezione che si propone è un valore aggiunto perché, mette in risalto e rafforza il legame storico tra la Città ed il mare, amplifica questo ruolo e diventa un volano straordinario dal punto di vista culturale, socio-economico, turistico. Tutto questo nella consapevolezza che un tale itinerario può diventare un percorso didattico in cui le discipline scientifiche, sottese alla navigazione astronomica, vengono caratterizzate da una forte componente umanistica, questo consente il riavvicinamento alla scienza di tutti, giovani ed adulti. Attraverso seminari si possono istituire relazioni significative e durature tra docenti e studiosi, favorire la circolazione di informazioni ed esperienze tra le istituzioni scolastiche tra diversi Paesi del Mediterraneo. Stimolare nei giovani, soprattutto, una sensibilità culturale, sociale e politica verso i paesi che si affacciano sul Mediterraneo attraverso una seria e documentata riflessione sull’importanza delle comuni radici.


Elemento distintivo iniziativa

Coltivare una memoria condivisa, valorizzare e tramandare le nostre tradizioni. La cultura, nelle sue variegate forme, è una delle nostre radici, quella più bella, per questo va custodita e difesa. Lo sguardo rivolto al passato per capire il presente e proiettarci nel futuro.


Quali sono le risorse e le tecnologie che ti servono per implementare l’iniziativa?

Tra le numerose tecnologie disponibili per l’interazione con il visitatore di una struttura museale vi sono ovviamente i classici video proiettori, ma anche sistemi più moderni, come per esempio il sensore kinect che consente il riconoscimento del movimento umano. Questi sensori, nel caso dei musei, permettono di aumentare l’interazione con il visitatore permettendogli di esplorare siti e monumenti altrimenti non accessibili. Una ulteriore tecnica multimediale moderna è la realtà aumentata (AR). Questa prevede l’utilizzo di sensori per aggiungere oggetti virtuali alla realtà esistente in maniera da consentire ai visitatori di poter approfondire una particolare tematica, o semplicemente di incuriosirli o, perché no? di sorprenderli. L’AR, tecnica utilizzabile in molti contesti, risulta strategica in un Museo, come il Museo del Mare, in quanto permette –per esempio- di visualizzare un reperto da diverse angolazioni, inclusa la parte dove il reperto è appoggiato e quindi non visibile. La realtà esistente deve necessariamente essere progettata in maniera tale da poter essere riconosciuta digitalmente mentre i sensori utilizzabili sono di diverso tipo: dalla fotocamera presente sugli smartphone, fino ai moderni visori indossabili sul viso come ad esempio “Oculus Rift”.


Destinatari

Le azioni coinvolgono tutta la popolazione: ricercatori, le istituzioni scolastiche, cultori e appassionati dell’astronomia e della cultura scientifica, mass media ed agenzie turistiche, giovani e giovanissimi, turisti con particolare riguardo alle fasce culturalmente più deboli.


AUTORE



Angela Misiano

INIZIATIVA


CATEGORIA

TURISMO

USO DEL LUOGO

cultura e arte

ALLEGATI

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