Dorsale Ciclo-pedonale Reggio Calabria
Riconversione degli assi viari di Via Giuseppe De Nava e Via Italia a corridoio della mobilità sostenibile.
Descrizione
(bisogni a cui risponde, obiettivi, contributo per la comunità, problemi che intende risolvere)Riconversione degli assi viari di Via Giuseppe De Nava e Via Italia a corridoio della mobilità sostenibile. Si intende proporre la chiusura dei suddetti assi al traffico veicolare privato, ridisegnando l’assetto stradale per ospitare due corsie per trasporto pubblico locale (TPL) una corsia ad uso ciclabile e l’ampliamento dei marciapiedi. L’asse di mobilità ciclopedonale svolgerebbe la funzione di prolungamento della vigente isola pedonale del Corso “G. Garibaldi”, andando a comporre un unico asse ciclo-pedonale esteso tra il Ponte Calopinace ed il Ponte della Libertà. Considerando la distribuzione delle stazioni del “bike-sharing”, l’asse risulta già ad oggi adeguatamente infrastrutturato per consentire un rapido accesso al servizio. Lo spostamento delle linee ATAM che ad oggi insistono su Via Mons. De Lorenzo all’interno delle corsie riservate qui presentate avvantaggerebbe l’utenza del TPL riducendo il tempo di percorrenza, eliminando la corsia promiscua in Via Georgia. Parte dell’intervento qui ipotizzato è perfettamente coerente con il PUMS e le linee di progetto TPL dichiarate nell’ambito del nuovo sistema di mobilità MMS. L'asse fungerebbe da “trait d’union” tra le maggiori aree verdi presenti nel Centro cittadino, offrendo alle fasce di popolazione più svantaggiate (bambini e anziani) una forma di accesso al verde pubblico alternativa al mezzo privato. Allo stesso tempo, l’intervento permetterebbe di connettere i poli culturali più importanti (teatri e cinema) ampliandone l’accesso. Considerando l’insieme dell’offerta culturale della Città di Reggio Calabria, il nuovo corridoio della mobilità congiungerebbe i diversi poli di istruzione e formazione insistenti direttamente o nelle immediate vicinanze dell’area di progetto. Il progetto asservirebbe il Conservatorio “F. Cilea” e l’Università Mediterranea. L’Accademia delle Belle Arti sarà chiamata a svolgere un ruolo di partecipazione attiva al corridoio della mobilità che potrebbe ospitare mostre artistiche all’aperto aggiungendo un forte valore culturale al corridoio, sull’esempio di altre iniziative in Italia.